La tenuta del rigo riflette la variabilità degli stati d’animo che influenzano in modo
determinante, ogni giorno, i nostri pensieri e i nostri comportamenti. Righe ascendenti o
discendenti rispecchiano lo stato emotivo che lo scrivente vive in quel determinato
momento.Quando la tenuta rigo è dritta, senza né discese, né risalite, indica un adeguato
controllo degli stati d’animo.
Nel caso in cui rigo tende a discendere, in linea generale, lo scrivente mostra uno stato
d’animo di scoraggiamento o di affaticamento.
Al contrario, quando la traiettoria del rigo è ascendente, l’interpretazione comune è di
ottimismo, di slancio, di intraprendenza. Talvolta c è una instabilità di direzione nello
scritto; linee concave e linee convesse si alternano a tratti ascendenti o discendenti.
La variabilità di direzione in uno scritto, è il riflesso di persone che hanno sbalzi di umore
repentini che sono correlati ai nostri stati emotivi e alle modalità con cui li esprimiamo , li
viviamo, e li elaboriamo. Il gesto scrittorio nel suo incedere, mostra talvolta slancio, talora,
un freno, altre volte invece tende a ritornare verso la sinistra. Questa caratteristica è
spesso sintomo di insicurezza.
Una scrittura progressiva verso destra, indica dinamismo e determinazione, e buona
volontà nel raggiungere gli obiettivi che la persona si prefigge.
La scrittura è detta “regressiva”, quando il tracciato si dirige in maniera ricorrente verso la
sinistra, rallentando in questo modo, la naturale propulsione del gesto scrittorio verso la
destra. Si manifesta con “lacci”e “arrotolamenti”.
La tenuta del rigo è detta “rigida”quando il movimento è teso e rigido. La scrittura
procede con una eccessiva adesione al rigo di base, c’e monotonia e regolarità nel
tracciato grafico. Esprime la natura di una persona che ha difficoltà a distaccarsi dalla
osservanza delle regole sociali, mette in luce una scarsa autonomia di pensiero, oppure in
altri casi, un forte senso di disciplina.